pinterestLN_610
Il confine tra gioco e comunicazione nei social network è molto labile. La maggior parte delle cosiddette “reti sociali” sfrutta infatti il concetto di gioco condiviso per costruire un tessuto di contatti. Se nel “libro delle facce” il gioco del pettegolezzo supera di gran lunga il ruolo dell’informazione e in twitter il narcisismo di essere seguiti attraverso hashtag passaparola, è il propulsore della diffusione dei cinguettii, Pinterest rispolvera l’antico gioco dello scambio di figurine. Senza dover ripetere la litania del “ce l’ho, mi manca”, puoi scartabellare direttamente negli album degli altri e aggiungere quelle che vuoi ai tuoi. In cambio, anche gli altri possono pescare liberamente dalle tue. Così vieni a sapere che un tipo, magari dall’altra parte del mondo, ha “fatto mi piace” su una tua immagine ! Il concetto di “tuo” poi è del tutto aleatorio perchè puoi caricare  fotografie fatte da te, ma soprattutto “pinnare” quelle caricate da altri. La “democrazia” del web non conosce confini…

http://www.pinterest.com/lucanegripin/

5 Responses so far.

  1. Giampiero ha detto:

    “Pettegolezzo”, “narcisismo”, gratis: leve ideali per favorire lo scambio e la libera partecipazione o per ridurre la “comunicazione”, tutta, a strumento e al servizio del marketing e dei suoi obbiettivi?
    Giampiero – Bimbì.it

    • admin ha detto:

      sicuramente l’uno e l’altro, ma, pur consapevole che qualsiasi strumento si presti ad essere manovrato da grandi burattinai, credo che valga la pena di utilizzarli e favorire l’innovazione per non fare come i conservatori che ostacolarono la diffusione dell’alfabeto nel timore di diffondere la conoscenza a chicchessia…
      viva l’inventiva!

      • Giampiero ha detto:

        Giusto. Basta tenere sveglio lo spirito critico e cercare il proprio equilibrio. Magari può servire a capire se la scomparsa dell'”opzione silenzio” stia promuovendo la conoscenza e l’alfabeto o se invece li sta nascondendo sotto i mille stereotipi che definiamo “comunicazione”.

  2. Carlo ha detto:

    E’ vero, il concetto di condivisione globale è molto affascinante, specialmente se si condividono oggetti di comunicazione universali e pronti all’uso quali le immagini o anche la musica più che le parole, fruibili solo dopo essere state tradotte.
    Mi resta comunque il dubbio che internet, sia un mezzo di divulgazione ancora poco diffuso in termini di utenti (in Italia vi sono 22 abbonamenti su 100 abitanti!!!) e di questi 22, quanti si interessano a questi argomenti?
    Non c’è forse il rischio che, anche l’idea più originale, geniale e democratica, possa essere fine a se stessa o, per lo meno, per i pochi eletti che si occupano di comunicazione? Senza considerare poi la velocità con cui questi fenomeni nascono, si diffondono e poi svaniscono nel nulla!
    Ciao Luca.
    Continua così!

    • admin ha detto:

      Certo il rischio c’è, ma vediamolo come il classico sasso nello stagno o, meglio ancora, come l’esperimento che hanno fatto di mandare un messaggio radio interstellare contenente ‘Across the Universe’ dei Beatles, in attesa che prima o poi qualche extraterrestre lo possa ascoltare…

Leave a Reply