5 anni dopo il terremoto L’Aquila giace immobile, con le sue ferite ancora aperte, chiusa in un castello di feroci impalcature. Nei giorni di mercato il contrasto è ancora più forte. Da una parte la vitalità della gente, la fierezza, l’apertura, lo scambio. Dall’altra la prigionia, la morte assoluta che impera tra i palazzi stretti nelle cinture, violentati dalla messa in sicurezza, con le vetrine dei negozi sigillate e pietrificate per sempre nell’istante del terremoto.

Foto di Luca Negri con la colonna sonora “Domani 21.04.2009”
Artisti uniti per l’Abruzzo, scritta da Mauro Pagani e interpretata da 50 artisti.

3 Responses so far.

  1. gmv ha detto:

    mi hai fatto scendere una lacrima…

  2. Giorgio ha detto:

    drammatico ma reale
    vederlo dal vivo è un’emozione che non cancelli più

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