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Che cosa lega Trieste a un persiano dell’anno 1015? Il filo conduttore è la luce, cui l’Unesco ha dedicato il 2015, International Year of Light!
Dagli studi sull’ottica di 1000 anni fa di Ibn al-Haytham, alle riflessioni sulla velocità della luce di Einstein del 1915, alle ricerche sulle fibre ottiche del 1965 del cinese Charles K. Cao, astronomia, medicina, energetica, ingegneria… comunicazione hanno tratto infiniti spunti che hanno influenzato direttamante la nostra vita di tutti i giorni.
L’anno che verrà vedrà l’ICTP di Trieste coordinare i progetti di 35 nazioni per incanalare la forza della luce al servizio dello sviluppo sostenibile.

Più modestamente vi dedico questa mia interpretazione grafica della luce con i migliori auguri per un buon 2015.

Arcobaleno a Quilotoa, Equador 2013 – Foto e grafica Luca Negri

2 Responses so far.

  1. Beniamino ha detto:

    l’argomento luce mi ha recentemente sollecitato in un suo aspetto. Penso di riprendere a fare fotografie a livello amatoriale come da ragazzi, ma con un certo timore rispetto alle nuove tecnologie. Ricordo i tempi della camera oscura e del B/N, tutto un altro modo di impostare lo sguardo e tutt’altre potenzialità.
    Ho recentemente letto un libro sulla fotografia che forse già conosci: La camera chiara, di R. Barthes. Analizza l’argomento dal p. di vista fenomenologico per limitarlo poi al senso soggettivo, e da lì nuovamente a una dimensione ampia.
    Vedremo gli sviluppi…

    • admin ha detto:

      Mi sembra un ottimo modo per celebrare l’anno internazionale della luce!
      Le dissertazioni di Barthes vanno sicuramente approfondite, a partire dall’importanza di cercare sempre nuovi punti di vista.

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